educatore cinofilo comportamentale Augusto Frabetti
Recuperi comportamentali
In questi video Prugna la volpina non si faceva avvicinare, uscita dal canile per essere adottata aveva naturalmente bisogno di un recupero nel suo comportamento diffidente ed impaurito a causa di un vissuto doloroso.......invece Angeline il pastore tedesco ha una eccessiva eccitabilità e in etologia questa condizione è denominata “stato di alto arousal” pertanto prima di fare qualsiasi cosa è necessario abbassare il suo arousal, lavorarando sulla calma per avere la sua attenzione. Questi sono degli esempi di problemi comportamentali e in cosa consiste il mio lavoro.
BUTTARE BOCCONCINI PER TERRA
"Non si devono lanciare bocconcini a terra perché distoglie inevitabilmente l’attenzione del cane nei confronti del conduttore
( l’A B C dell’educazione cinofila ).
Però.........quando lavoro con un cane a me piace farlo perché è molto utile e divertente, ma è evidente, non sempre!! Naturalmente ciò che asserisce l'indicazione sopra è precisa: distoglie l’attenzione del cane dal conduttore. Bene.... questo principio ci permette tuttavia di capire alcune cose molto importanti del metodo cognitivo-zooantropologico e pertanto di vedere il cane non da una posizione egocentrista ma altruista e consapevole, con una sua precisa identità e per questo motivo degno di rispetto, ponendoci così nella condizione di chiederci come possiamo aiutarlo a progredire e ad inserirlo nel nostro mondo....."perché questo abbiamo fatto".....di conseguenza non dimentichiamo di assumerci la responsabilità di educarlo
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1. E' sempre necessario per il cane mantenere l'attenzione sul conduttore?
In alcune occasioni per agevolarlo è importante il contrario, distogliere l’attenzione dal conduttore. Quì possiamo già notare una differenze tra addestramento ed educazione. Naturalmente dipende molto dal fine, se il nostro obiettivo è ad esempio vincere una gara di agility va bene, diversamente, nell’educazione dovremmo aiutare il cane a sviluppare le sue capacità. La questione centrale è proprio questa: un cane che ha sviluppato correttamente le sue capacità, si limiterà poi a svolgere condotte che considerano unicamente l'attenzione nei confronti del conduttore? Evidente...no. Ad esempio nella socializzazione con altri cani e con le persone deve inevitabilmente distogliere l’attenzione dal suo conduttore e stabilirla verso l’altro che gli permetta poi una risposta appropriata. Inoltre nell'attività di esplorazione, di ricerca utilizzando il suo olfatto etc..... Appare evidente che se insegniamo al cane a tenere costantemente l’attenzione su di noi ne condizioneremo il suo apprendimento. Ci sono cani ben addestrati all’obbedienza ma deficitari nella socialità e mordono il proprietario e/o sono aggressivi con gli altri cani. L’esercizio di buttare bocconcini per terra fa sì che il cane mantenga con noi un legame molto forte perché finito di mangiare i suoi bocconcini si concentrerà di nuovo su di noi, che diventiamo sempre più interessanti
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2. Apprendimento
E' un processo che fa riferimento a numerose capacità mentali: processi cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio vocale e pensiero) e processi affettivi-emozionali (motivazione, emozione, arousal ed autoefficacia);
Generalmente usiamo il cibo per nutrire il cane. Ma quando si prepara il cibo in piccoli e gustosi pezzetti, grossi più o
:meno come l’unghia di un mignolo, lo si può utilizzare per premiare il cane. La legge dell’effetto di
Thorndike https://www.youtube.com/watch?v=HRJJivdDX-I dice che “i comportamenti rinforzati tendono ad aumentare in frequenza”. In altre parole se un cane si siede e gli dai un bocconcino, tenderà a sedersi sempre più spesso. Il bocconcino così usato diventa il famoso rinforzo positivo
Secondo Thorndike, l’apprendimento nasce da una connessione stimolo-risposta ma
può verificarsi solo se la risposta produce un effetto soddisfacente o piacevole
per l’animale; di contro, se l’effetto è spiacevole, la connessione si indebolirà e la
risposta si estinguerà.
Il condizionamento operante (Skinner) dice: il soggetto agisce, opera nell’ambiente e
lo modifica emettendo dei comportamenti in risposta agli stimoli.
Skinner definisce il rinforzo come qualunque processo in grado di far aumentare la
probabilità di emissione di un comportamento. il rinforzo può essere:
Rinforzo positivo : consiste nella consegna di una ricompensa quando l’animale
emette il comportamento bersaglio;
Rinforzo negativo : consiste nella cessazione di uno stimolo avversivo quando
l’animale emette il comportamento bersaglio.
I rinforzi possono essere : rinforzi primari: fanno riferimento a bisogni primari o fisiologici (es. mangiare,bere......)
(...rinforzi secondari : fanno riferimento a bisogni secondari (es. bravo
continuo o parziale : Il rinforzo parziale è più efficace di quello continuo perché quest’ultimo produce assuefazione
La punizione è il processo in grado di far aumentare la probabilità di cessazione di un comportamento.
Punizione positiva : a seguito di un comportamento indesiderato da parte dell’animale, viene presentato uno stimolo negativo
Punizione negativa : a seguito di un comportamento indesiderato dell’animale, si elimina uno stimolo per lui positivo
(es. cibo). Conclusione: in fase di acquisizione del comportamento è più utile un rinforzo continuo, ma dopo l’acquisizione basta anche un rinforzo “saltuario”, o parziale
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3. Rendere più efficace il training
Possiamo usare in modo idoneo il rinforzo positivo cambiandone:
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Frequenza : ogni quanto dai il rinforzo? Uno ogni due, tre, sei, quindici secondi?Velocità di somministrazione: se lenta ne abbassi l’arousal, se veloce lo aumenti
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Valore : quanto gli piace quello che stai usando?
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Collocazione : il cane da dove prende il rinforzo? Dalle tue mani? Da terra? Dal contenitore che hai opportunamente predisposto a tre metri da voi? Glielo lanci lontano?
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Somministrazione : uno solo o tanti? Tutti insieme o uno alla volta? Tutti nello stesso punto o disseminati?
Le combinazioni sono illimitate e cambiano l’apparato cognitivo-emozionale del cane, inducendolo all’esercizio che si intende fargli svolgere. I più bravi educatori conoscono bene come utilizzare quanto sopra descritto sia con il cibo che con il gioco. Questo aspetto è molto interessante e merita un approfondimento. Se facciamo caso agli ultimi due punti, possiamo
accorgerci che, anche nella realizzazione di un comportamento, è assolutamente contemplato il buttare
.bocconcini per terra
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4. I segnali calmanti
Sui segnali calmanti faccio riferimento a Turid Rugaas. Turid ha svolto numerosi studi sullo stress, consapevole di come esso incida fortemente sul comportamento del cane. I "Segnali Calmanti" sono una parte fondamentale del sistema di
comunicazione del cane nel gruppo sociale. Il metodo è stato studiato e formalizzato da Turid Rugaas alla fine degli anni 80, con il suo collega Ståle Ødegard
Il messaggio è tanto semplice, ovvio, quanto profondo: una relazione bidirezionale si fonda su una comunicazione bidirezionale.
"Quindi io spero che iniziate ad osservare, a capire meglio il vostro cane e sentirvi più vicini alla perfetta relazione uomo-cane."
Essere capaci di comunicare ed essere realmente capiti dai cani, è una sensazione stupenda sia per le persone sia per i cani. I "segnali calmanti" sono la chiave, vedere attraverso quella porta aperta è stato per me come vivere il sogno di parlare con gli animali."
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5. Per quale motivo a me piace buttare bocconcini per terra?
Occorre precisare che ci sono molte attività da fare col cane e indubbiamente buttare bocconcini per terra lo si fa di tanto in tanto, quando serve. Puoi farlo per premiare quando il cane fa qualcosa di buono; rinforzi il comportamento buttando i bocconcini per terra. Facendo riferimento ai principi scoperti in neuroscienze, se fai vivere al cervello esperienze gioiose questo renderà favorevole l'inclinazione a rivivere tali esperienze in futuro infoltendo i circuiti neurali preposti alla gioia. Pertanto se il cane sperimenta assiduamente agitazione ed eccitazione, il suo cervello si configurerà in futuro con quelle stesse modalità; per questa ragione penso a quegli sport cinofili che se fatti con troppa esasperazione ed esaltazione non favoriscono l'apprendimento delle competenze cognitive che invece sono molto utili e vantaggiose per vivere in città. Anche tutte le attività che alzano l'arousal, come ad esempio il lancio della pallina sono attività da fare con moderazione. Appare evidente alla luce di questi studi e considerazioni che con il semplice gesto di buttare bocconcini per terra il cane svolgerà un’attività che stimola i circuiti neurali preposti alla calma. L’esercizio di conseguenza contribuisce
.col tempo a diminuire lo stress generale del cane
Sintetizzando i motivi di un gesto così semplice, possiamo riflettere sulla
sua rilevanza:
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Calma il cane rendendolo più tranquillo
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Contribuisce a diminuire un eventuale stress del cane
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Può essere usato come rinforzo positivo, specialmente se il livello di
arousal è alto
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Aggiunge una variazione al solito modo di elargire i bocconcini
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Accresce l'interesse e quindi la relazione del cane verso il conduttore
Tutto quello che è stato esposto è frutto dello studio dei processi cognitivi
degli animali che ci permette così di analizzare, descrivere e interpretare il
loro comportamento. Se conosco come funziona la mente del cane posso
influenzarla e andare a correggere eventuali problemi comportamentali.
Devo però riconoscere ed essere sincero che molto l'ho imparato proprio dai nostri amici a 4zampe e, se il nostro comportamento uscisse dalla concezione antropocentrica potremmo realizzare risultati concreti, veloci, validi ma anche piacevoli e divertenti.