educatore cinofilo comportamentale Augusto Frabetti
il cane fa pipì in casa
Il principio basilare è :
Una notevole sproporzione tra il numero di pipì che fa fuori rispetto a quelle in casa.
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La prima regola fondamentale è : più il cane fa pipì fuori, più è facile che la faccia fuori piuttosto che in casa.
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Un cucciolo che esce a volte è come se si vergognasse, sente la pipì degli altri e non la fa ma aspetta di rientrare, quindi uscire spesso per familiarizzare, socializzare con i numerosi odori etc.....
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Capire guardando il cucciolo e i segnali che manda....tenerlo d'occhio e portarlo fuori appena si notano tali segnali.
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Ci sono dei momenti in cui il cane potrebbe fare pipì e sono ad ogni cambio di attività: al risveglio, mentre sta giocando o finito di giocare o mangiato...... si prende e si va fuori.
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Pipì legata all'emozione ( in questo caso si deve essere cauti e l'incontro con il cucciolo non deve essere eccitato, esuberante ma piacevole.
Cosa invece bisogna assolutamente evitare di fare?​
Vedi la pipì sul pavimento e trascini il cane sul posto per punirlo? Ho addirittura gli metti il muso nella pipì ? NOOOOO non fatelo MAI. Il cane non capirà che ha sbagliato a farla in quel posto, ma che quella cosa lì per terra provoca grane. Il risultato è che al tuo rientro in casa se ha fatto pipì avrà un’aria afflitta, angosciata, perché l'associazione sarà: pipì per terra = punizione. Quindi prima di farci capire dobbiamo avere la responsabilità di comprenderlo e sicuramente non quella di punirlo quando la fa in casa, che addirittura svilupperebbe stress al cane e per questo potrebbe urinare più spesso. E vorrei inoltre sottolineare che non è un dispetto ma: o non riesce a trattenersi o non ha ancora capito in quale luogo deve farla, solo in casi particolari, per disturbi organici o psicologici.
Due parole sulla traversina: il cane non fa differenza tra un pannolone di stoffa ed un tappeto persiano.
il problema non è l’educazione ?
La maggior parte delle volte si tratta solo di educazione non corretta, soprattutto se sono cuccioli. Ma se il problema è di altra natura ed è attribuibile a:
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iperattività
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disturbi sociali
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stress
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insoddisfazione dei bisogni fondamentali
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polidipsia
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disturbi dell’umore
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ansia da separazione
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iperattaccamento secondario
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patologie fisiologiche di varia natura
In questi casi è necessario rivolgersi ad un professionista del settore che attraverso uno studio approfondito sarà in grado di individuare la causa e affrontare il problema nel migliore dei modi possibili
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